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Il corso di sottotitolaggio che abbiamo seguito in modo che A.L.A.B possa affacciarsi a questo fantastico mondo è giunto alla sua conclusione. Ne possiamo trarre le somme condensandolo nelle principali regole che è necessario seguire per poter mettere sottotitoli ad un film o un video.

Una premessa importante: chiunque può farlo, i software per mettere sottotitoli (o i sistemi integrati in piattafome di video come Youtube o TED) sono abbastanza facili ed intuitivi da usare. Occorre, come si suol dire, “farci la mano” ed imparare ad osservare il linguaggio audiovisivo per come si modula in frame e rispettarne il ritmo.

1. Un sottotitolo ha in media 40 battute, spazi compresi. Il tempo di lettura di un sottotitolo varia dai 2 ai 5-6 sec.

Ogni sottotitolo è composto da una o due righe di non più di 40 battute per riga, spazi compresi. Ogni sottotitolo deve essere un’unità grammaticale e sintattica a sé stante. Anche la divisione delle righe deve essere logica.

2. Non si traducono i titoli dei film (a meno che non siano in caratteri orientali), le parole di cui tutti capiscono il significato (oui, no, goodmorning, etc.) nè i pleonasmi (senti, vedi, bene, allora, etc.), né le ripetizioni, né le esclamazioni. A meno che non siano isolate o corrispondano a sottotitoli già esistenti.

3. Si riduce all’essenziale la punteggiatura evitando le parentesi, limitandosi sull’uso dei puntini di sospensione (sempre 3) e delle virgole.

4. Le voice-off, le canzoni (da tradurre solo se il testo ha attinenza con il contesto), le voci che provengono da apparecchi (telefono, radio, tv, etc.) si scrivono in corsivo. Le lettere e le citazioni vengono aperte dalle virgolette all’inizio del primo sottotitolo e chiuse solamente alla fine della lettura/citazione.

5. Le scritte (cartelli, lettere, titoli di giornali) che appaiono durante le scene vanno scritte tutte in maiuscolo.

6. Non si lascia nessuno spazio dopo l’apostrofo né prima dei punti interrogativi/esclamativi.

7. I numeri fino a dieci si scrivono in lettere, poi in cifre.

8. Le traduzioni devono corrispondere al dialogo del dvd, la lista dialoghi deve essere solo di aiuto per la comprensione delle parole. Devono essere rispettate tutte le pause e l’eventuale ”suspense”.

9. Le espressioni slang o dialettali o idiomatiche vanno tradotte secondo criteri di fedeltà al testo di partenza cercando di trovare un corrispettivo che non risulti troppo artefatto. I nomi di giornali, programmi televisivi, musei ecc. non si devono tradurre ma bisogna lasciarli così come sono.

10. I trattini: non bisogna metterli sempre all’inzio di ogni battuta! Bisogna metterli solo quando col nuovo sottotitolo inizia a parlare un interlocutore diverso da quello del sottotitolo precedente appena scomparso, oppure se ci sono due righe di sottotitoli, ciascuno proferito da un interlocutore diverso.

Tutto chiaro? Scommettiamo che non sapevate che anche i sottotitoli hanno una sintassi e regole proprie ben definite. Siamo sicure che d’ora in poi non guarderete più un video sottotitolato con gli stessi occhi: altro che sottotitoli generati automaticamente come succede in Youtube, se vogliamo fare un buon lavoro c’è molto a cui pensare prima della pubblicazione dei sottotitoli.